Come mai alcuni contesti scolastici sono DISFUNZIONALI?

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Sono molti i temi caldi che si possono affrontare per quanto riguarda il mondo della scuola e il rapporto tra questa istituzione e quella della famiglia. C’è sicuramente il tema hot dei voti scolastici, quello della gestione della classe, quello dell’ascolto e della didattica.

Ma oggi voglio partire da una considerazione: I CONTESTI SCOLASTICI SPESSO SONO DISFUNZIONALI. Cosa significa? Significa che spesso NON FUNZIONANO, perché manca EMPATIA tra gli stessi insegnanti, tra genitori e insegnanti, tra le diverse figure educative e, a volte, ancor peggio tra insegnanti e alunni. E questo è disfunzionale perché il bambino è proprio quello più esposto a questo contesto.

Andiamo per gradi. Consideriamo la parola EMPATIA. Ciò che la maggior parte delle persone intende è: mettersi nei panni dell’altro. Questo è vero ma spesso ci si mette nei panni dell’altro con una buona dose di giudizio oppure si esternano frasi come “è successo anche a me ma peggio” come se si volesse sempre fare a gara tra chi ha sofferto di più. In realtà l’EMPATIA è ciò che ci mette in CONNESSIONE.

Ricordo che un mio professore all’università amava ripetere questa frase: “Prendersi cura degli altri e di se stessi in una relazione che riconosca il proprio volto e quello dell’altro” (Ivo Lizzola)

Entrare in empatia perciò non significa provare la stessa emozione ma riconoscerla. Significa prestare attenzione e cura.

Per molti bambini la scuola è il PRIMO contesto sociale che vivono. O almeno è il PRIMO VERO contesto sociale che vivono perché, quando i bambini sono a scuola, non c’è la mediazione del genitore. I bambini dunque, come dicevamo prima, sono molto esposti, soprattutto a causa del giudizio.

E sulla base di questo giudizio anche l’apprendimento e il comportamento ne risentirà.

La ricerca mette in evidenza lo STABILE LEGAME tra COGNIZIONE ed EMOZIONI pertanto un bambino apprenderà anche in base allo stato emotivo che sta vivendo.

Nella mia esperienza personale, per esempio, ho sempre tenuto un tono di voce piuttosto basso, nel senso che non ho praticamente mai urlato per insegnare ad un bambino la disciplina o per correggerlo se ha sbagliato. Questo perché so che non è generando paura che i bambini potranno apprendere. Anzi è tutto il contrario. Questo vale anche per il rispetto. I bambini rispettano di più le persone che non urlano contro di loro e che spiegano le cose, piuttosto che inveire. Questo è evidente anche nell’apprendimento. La stessa Montessori, sempre tanto citata, diceva che “SI IMPARA DA CHI SI AMA”.

Ammetto che questo approccio mi ha portato sempre grossi vantaggi e benefici. I bambini mi hanno sempre ascoltata sia quando lavoravo sulla classe che sul sostegno. Chiaramente ci sono stati i momenti in cui ho ripreso un bambino perché magari aveva fatto una monellata o non si era impegnato come avrebbe potuto ma l’ho fatto con voce ferma non con urla fuori dal normale.

Quando invece mi è capitato che un bambino non mi ascoltasse? E qui ritorno al nostro tema di oggi sulla disfunzionalità. Mi è capitato quando c’erano colleghe che sminuivano il mio ruolo. Non mettiamoci le bende sugli occhi, questa cosa capita quotidianamente. Capita che alcune docenti si elevino sul piedistallo ed emettano sentenze e giudizi nei confronti, per esempio, dell’ultima arrivata o dell’insegnante di sostegno di turno. Quando, come era successo nel mio caso, un’insegnante dice ai bambini una cosa e un attimo dopo la collega smonta quanto detto, i bambini sono confusi e tendono chiaramente a seguire ciò che ha detto, passatemi il termine, la collega che magari li conosce da più tempo o, per intenderci, l’insegnante prevalente. Questa cosa dello smontare ciò che dice una collega DAVANTI ai bambini è una cosa davvero all’ordine del giorno. Perché questo è disfunzionale? Perché, come dicevamo prima, i bambini sono esposti a giudizio. “Quella maestra non vale”, “quello che dice quella maestra non mi interessa, tanto l’altra maestra ha detto che lo posso fare”! In più i bambini sono confusi e non sanno bene come comportarsi quindi ci sarà quello che si comporta in un modo e quello che si comporta in un altro. Cosa abbiamo ottenuto? NULLA. Chi ha vinto? NESSUNO!

Davanti ai bambini è sempre bene tenere un filo comune e stabilire magari delle regole tutte insieme piuttosto che sminuirsi l’una con l’altra solo per gonfiare l’ego.

La stessa cosa vale sia tra genitori e insegnanti che tra le diverse figure educative. Se un genitore parla male della maestra del figlio, davanti alla maestra, siamo fritti! Ci può stare che ci siano divergenze di pensiero! Assolutamente. Tuttavia parlare male dell’insegnante genera spaccatura soprattutto se il bambino a quell’insegnante è affezionato o ancora peggio se non la sopporta, generando ancora più odio. L’argomento sarebbe molto vasto, mi limito solo a dire che gli adulti possono trovare soluzioni senza dire “la maestra è scema!” oppure “tua mamma non capisce niente!” e vi assicuro che, anche questo, mi è capitato!

Detto ciò, ciliegina sulla torta è la maestra che critica l’educatore, le insegnanti di classe che si schierano contro le insegnanti di sostegno. Una guerra ancora aperta!

Ma di questo parleremo la prossima volta!

Concludo dicendovi che, per agevolare la relazione, sarebbe bene, invece di porre sempre l’accento sugli altri, porlo su se stessi e prima di giudicare, entrare in connessione con quella persona ed evitare di fare scivoloni davanti ai bambini. Non perché non si possa mai discutere nella vita ma perché noi adulti siamo un esempio per i bambini e se utilizziamo il giudizio e la critica distruttiva davanti a loro, anche loro tenderanno a usare questa modalità.

Scrivimi pure cosa ne pensi nei commenti. Lo scopo di questa rubrica non è, appunto, attaccare o dare sentenze, semplicemente trovare soluzioni, strategie, suggerimenti a problemi ricorrenti legati al mondo della scuola e delle famiglie. Pertanto sii gentile nei commenti e porta solo spunti di riflessione, di arricchimento che possono essere utili alla community e a chi ascolta. Ricorda inoltre che ogni argomento trattato è vastissimo quindi si cerca sempre di fare un taglio altrimenti faremo video di 400 ore.

Detto questo, io vi saluto, vi aspetto sul canale youtube anche per vedere altri tipi di video come i laboratori per bambini.

Vi lascio al video che tratta di questo argomento.

Enjoy your time.

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